In occasione del primo China International Import Expo tenutosi a Shangai, DNV-GL, al fianco di VeChain, ha ufficializzato il lancio di due nuovi ecosistemi pronti a fare il loro esordio: Bright Code e la piattaforma Carbon Bank. I progetti rappresentano due casi reali di adozione della blockchain, che sosterranno la Cina verso una nuova concezione di sostenibilità, valore fondante della mission di DNV-GL. Andiamo ad approfondire insieme i punti salienti dei due progetti, per capirne a pieno le potenzialità.
Il progetto Bright Code
Bright Code è una soluzione per la gestione dati della supply chain, nata dalla collaborazione tra DNV-GL, VeChain e Bright Food, multinazionale cinese del food. L’azienda, controllata dal governo, è al secondo posto nella classifica delle maggiori imprese manifatturiere del settore in Cina, e nel 2017 ha registrato un fatturato di 25 miliardi di dollari.
I prodotti Bright Food, acquistabili in qualsiasi supermercato cinese, vengono consumati quotidianamente da milioni di persone. L’attenzione dell’azienda è sempre più rivolta verso l’import di prodotti internazionali, mercato che negli ultimi anni in Cina ha visto una crescita vertiginosa, e la certificazione degli standard di qualità dei prodotti stessi.

Attraverso Bright Code, Bright Food introduce una serie di soluzioni esclusive per la gestione dei dati, a cominciare da uno speciale indice di certificazione per i consumatori, che fa leva su società internazionali di servizi per misurare la reputazione delle aziende coinvolte nel trasporto e nello stoccaggio dei beni alimentari.
Questo meccanismo di certificazione incoraggerà le aziende partner ad unirsi a Bright Food nella lotta alle attività potenzialmente dannose per la reputazione aziendale, come il contrabbando o lo scambio di merce contraffatta.
Attraverso la blockchain VeChainThor, Bright Code metterà a disposizione delle aziende informazioni immutabili, registrate lungo la filiera della supply-chain, che aiuteranno a valutare e ottimizzare l’intera catena di valore.

Dal lato dei consumatori, Bright Code rappresenta un grande passo in avanti verso la certificazione degli standard qualitativi alimentari. I dati raccolti dai fornitori potranno essere utilizzati per verificare l’autenticità dei prodotti, confermandone l’origine attraverso la geolocalizzazione; ulteriori dati addizionali saranno in grado di monitorare l’esposizione dei prodotti a temperature estreme o a sollecitazioni potenzialmente dannose, capaci di invalidarne la qualità.
Dopo l’acquisto, i consumatori potranno scansionare il prodotto, autorizzando le aziende ad accedere alle informazioni personale fornite. In cambio, riceveranno esclusivi bonus, che potranno essere poi riutilizzati all’interno dell’ecosistema per ottenere altri prodotti o servizi. Le aziende, quindi, saranno in grado di raccogliere i dati dei consumatori, valutando con maggiore efficienza la propria clientela ed il mercato in cui si trovano a competere. Attraverso un marketplace di dati open source della catena logistica, gli utenti di Bright Code otterranno un maggiore controllo delle proprie informazioni, diventando attori principali dell’ecosistema dati C2B.

A destra: i consumatori possono accedere a informazioni cruciali riguardanti la spedizione e le temperature a cui i prodotti sono sottoposti dallo stabilimento al negozio.
In definitiva, nell’ecosistema Bright Code le aziende saranno attratte da:
- Indice misurabile di fiducia del consumatore
- Affidabilità dei partner coinvolti
- Raccolta di dati IOT della supply chain
- Tracking immutabile dei prodotti
- Accesso al feedback dei consumatori
- Ottimizzazione dei servizi e possibile incremento dei volumi di vendita
I consumatori, a loro volta, saranno attratti da:
- Verifica dell’autenticità dei prodotti
- Tracciabilità delle spedizioni e accesso ai relativi dati sensibili
- Sistema di incentivi ottenibili grazie al proprio feedback
Il progetto Carbon Bank
L’introduzione del DNV GL – VeChain Digital Low Carbon Ecosystem si inserisce nel contesto più ampio della collaborazione tra Cina e Norvegia, sancita dalla recente visita del Re di Norvegia a Shangai in occasione del Norway – China Business Summit 2018. L’evento, intitolato “Pioneering Sustainable Solutions“, suggella l’impegno già profuso dalla multinazionale norvegese al fianco delle Nazioni Unite verso traguardi di sostenibilità su scala globale.
La Cina è, ad oggi, lo stato che produce l’impatto più grave sull’ecosistema mondiale in termini di inquinamento. Dopo gli Accordi di Parigi del 2017, anche in seguito al ritiro degli Stati Uniti dal programma, la Cina ha ufficialmente preso il comando nella battaglia contro la CO2, promettendo ufficialmente di ridurre l’intensità delle emissioni del 60-65% entro il 2030.

Nove grandi città e oltre 1000 aziende controllate dal governo partecipano già oggi all’ETS (Emission Trading System); l’obiettivo è quello di costruire un sistema completo di raccolta dati, con lo scopo di misurare le emissioni e permettere ai produttori di maggiore impatto di acquistare carbon credits da aziende maggiormente sostenibili.
La prima fase della costruzione dell’ETS in Cina sarà focalizzata sulla creazione di un sistema di monitoraggio, raccolta e verifica dati (MRV), un registro di possesso delle quote di emissione, e una piattaforma nazionale per lo scambio delle stesse. In quest’ottica, DNV-GL scende in campo per allearsi con alcune delle maggiori aziende cinesi e lavorare per il raggiungimento degli obiettivi tracciati.

La partnership vede DNV-GL unirsi a cinque partner chiave del tredicesimo Piano Quinquennale di sviluppo cinese: BYD, PICC, VeChain, il centro di ricerca dei rapporti Sino-Americani dell’Università di Tsinghua University e Shanghai Xiandao Food, società sussidiaria of Bright Foods.
L’innovativo sistema incoraggia gli utenti all’adozione uno stile di vita “eco-friendly”, attraverso l’attribuzione di crediti generati attraverso attività sostenibili, che possono essere poi cambiati all’interno dell’ecosistema. Ne è un esempio l’utilizzo delle vetture elettriche: non è un caso che BYD, uno dei maggiori produttori di auto elettriche al mondo, ricopra un ruolo fondamentale all’interno del progetto.
Il modello è estendibile a qualsiasi tipo di attività “sostenibile”, come camminare o pedalare: non a caso, all’interno del padiglione DNV-GL al China Import Expo, gli ospiti hanno potuto interagire con delle cyclette collegate all’applicazione, testando in prima persona la generazione dei token da utilizzare nell’ecosistema Carbon Bank.
Sebbene il reale raggio d’azione del progetto sia ancora sconosciuto, il potenziale dipenderà in pieno dall’adozione di massa in paesi ancora oggi limitati da regolamentazioni stringenti. Vale però la pena ricordare che la Cina da sempre è predisposta all’adozione repentina delle nuove tecnologie: ne è un esempio la crescita esponenziale dei pagamenti elettronici, dell’utilizzo di app per il servizio taxi o delle innovazioni disruptive nel settore dell’e-commerce.

Per quanto riguarda la sostenibilità, la Cina ha già da anni implementato regolamentazioni sulle emissioni, in particolare per il razionamento delle infrastrutture stradali: l’utilizzo delle automobili è oggi regolato attraverso il sistema delle targhe alterne. I risultati sono però insoddisfacenti, al punto che i consumatori cinesi spesso acquistano una seconda automobile per aggirare le restrizioni.
Vista la parziale inefficienza dei divieti imposti, l’ecosistema promosso da DNV-GL appare chiaramente come l’occasione per voltare davvero pagina. In più, il data market open-source incentiverà il comportamento virtuoso, offrendo ai consumatori la possibilità di acquistare crediti addizionali da altri utenti “eco-friendly”, e rendendo quindi il potenziale di adozione pressoché infinito.
Le catene logistiche, integrandosi con Bright Code stesso, potranno a loro volta giocare un ruolo fondamentale nell’ecosistema di crediti di monitoraggio e sharing. Se la Cina supporterà a pieno regime questo ecosistema, non è inverosimile immaginarne l’utilizzo allargato a stabilimenti, macchinari da costruzione e veicoli commerciali.
Ciò che è chiaro è che la forza dei due progetti risiede nella leadership di DNV-GL, pienamente supportata dalla tecnologia blockchain distribuita di VeChain, che fornirà a tantissime aziende e individui la possibilità di integrarsi in un ecosistema inattaccabile e trasparente.

Oltre ai collegamenti governativi impliciti nella partnership con Bright Food, un’altra indicazione che il progetto Carbon Bank sarà abbracciato dal governo cinese è rappresentato dalla collaborazione con l’Università di Tsinghua.
La facoltà, riconosciuta come uno degli istituti più prestigiosi del paese, produce ogni anno talenti di grande spessore, che si inseriscono in un network universitario molto influente sulla società cinese. Gli studenti del dipartimento di studio delle relazioni Sino-Americane (scienze sociali) ricopriranno un ruolo fondamentale nel definire e analizzare il sistema, rendendolo scalabile.
Tale impegno sottolinea la volontà di espandere la piattaforma su scala globale, allargando lo spettro di adozione su mercati internazionali. In più, l’Università fornirà al progetto servizi di consulenza sulle regolamentazioni governative e sulla conformità legale.
In definitiva, il progetto Carbon Bank attrarrà le aziende grazie a:
- i servizi addizionali da fornire ai consumatori
- L’integrazione strategica con altre aziende
- L’ accesso a dati forniti dai consumatori
- La compliance con regolamentazioni statali
- L’approccio votato alla sostenibilità
- Le opportunità di marketing all’interno dell’ecosistema
- Il potenziale incremento potenziale dei volumi di vendita
I consumatori saranno attratti da:
- Aziende votate ai valori alla sostenibilità e del rispetto dell’ambiente
- La completa titolarità e privacy dei propri dati sensibili
- Il sistema di reward, incentivi e agevolazioni all’interno dell’ecosistema
- La conformità con le future regolamentazioni governative

In tutto questo, VeChain agirà come chiave di volta dei due ecosistemi Bright Code e Carbon Bank, che poggeranno le basi sulla tecnologia distribuita della blockchain, per assicurare che la sicurezza dei dati e l’immutabilità delle informazioni. La certezza che utenti terzi non possano in nessun modo manomettere i dati rappresenta la condizione fondamentale per un’interfaccia open-source efficiente.
Questa alleanza tra grandi player rappresenta un traguardo di grande spessore per DNV-GL, e allo stesso tempo certifica ancora una volta il grado di fiducia riposto dall’azienda norvegese nei fondamentali tecnici di VeChain.
Per ulteriori aggiornamenti sul modo VeChain, segui il nostro Twitter e unisciti a noi nel canale Telegram!
TWITTER: https://twitter.com/vechainitalia
TELEGRAM: https://t.me/VeChainItaliaUnofficial