Nonostante molti settori subiscano oggi un rinnovamento profondo grazie alla trasformazione digitale, quello legale rimane ancora fermo al palo: un sistema stantio, frenato da processi obsoleti che ne ostacolano la crescita, in particolare per ciò che riguarda l’accessibilità ai servizi legali.
Jur è il nuovo progetto pronto ad essere lanciato su blockchain VechainThor che mira a costruire un ecosistema integrato, capace di offrire soluzioni legali affidabili e strumenti pratici per la creazione di contratti e la risoluzione di dispute online; il tutto in maniera veloce, non onerosa e completamente affidabile.
L’ecosistema legale di Jur è composto da tre prodotti principali:
– Jur Editor, lo strumento per la costruzione di smart legal contract
– il triplice meccanismo di risoluzione di dispute online composto da Open Layer, Community Layer e Court Layer,
– lo Jur Marketplace, un store di template di contratti legali per la regolazione di qualsiasi tipo di rapporto commerciale.
Grazie a questi strumenti, Jur offrirà la possibilità di gestire autonomamente i propri contratti, dalla creazione fino alla risoluzione di eventuali dispute, con quest’ultima funzionalità ancora in fase di sperimentazione.
Il team di Jur è composto da professionisti provenienti da diversi settori che spaziano dal tech al legal fino alla blockchain, ed è affiancato da una commissione scientifica che ne supporta le decisioni strategiche, con la missione di rivoluzionare in toto il mercato legale.
In occasione della IEO che sta per essere lanciata su OceanEx mercoledì 28 agosto, il CEO di Jur Alessandro Palombo ha incontrato la community VeChain per un Q&A sul progetto. Ecco la trascrizione completa dell’evento.
Q&A con Alessandro Palombo, CEO JUR
Q: Jur si propone di rivoluzionare completamente il settore legale. Quali sono ad oggi le problematiche principali che Jur risolve? Quali tecnologie e metodi pensate di adottare per risolverle?
A: “Il settore legale oggi necessita di un cambiamento profondo. Abbiamo assistito ad una crescita degli investimenti in tecnologia legal che nel 2018 ha toccato gli 1.6 miliardi di dollari. Il mercato legale americano vale oggi intorno agli 800 miliardi di dollari annui. Il valore totale delle dispute risolte tramite arbitraggio ammonta a 1.7 trilioni.
Le soluzioni legali a nostra disposizione sono lente ed inefficienti. I contratti sono ancora cartacei ed il sistema legale non è al passo con la trasformazione cha preso piede nel 21esimo secolo: velocità, efficacia, esecuzione, applicazione lasciano ancora a desiderare.
I singoli step da intraprendere per la creazione di un contratto sono confusi e per nulla facili da seguire, e l’intero processo non è calibrato sulle esigenze dell’utente. È questo il paradigma che vogliamo stravolgere”.
“Ci chiediamo spesso: quante persone si sentono veramente a proprio agio nell’utilizzo di contratti legali oggi? Quante volte siamo stati nella posizione di poter esercitare i nostri diritti legali ma abbiamo rinunciato perché troppo complesso e oneroso? Gli stessi “smart contract”, che sicuramente rappresentano un passo in avanti, non sono ancora oggi propriamente utilizzati. Il nostro obiettivo è trasferire la potenza degli smart contract nell’attività quotidiana. Attraverso la blockchain, rendiamo gli smart contract davvero “smart”: da una parte creando la corte del futuro, e dall’altra rendendo possibile gestire i propri contratti e le risoluzioni delle dispute”.
Q: Come cambierete il modo in cui vengono creati i contratti?
A: “Ad oggi, un contratto viene solitamente creato grazie al supporto di un avvocato o autonomamente, magari utilizzando template o software dedicati.
In ogni caso, esso rimane un contratto cartaceo che, in caso di problemi, richiede tantissimo lavoro addizionale, come ad esempio la presenza di fronte ad una corte.
La nostra soluzione permetterà a chiunque di completare uno smart contract in totale autonomia: grazie alla blockchain, il vecchio contratto legale sarà sostituito da uno smart, capace di eseguire azioni prestabilite all’avverarsi di condizioni specifiche.
Ad esempio, uno smart contract può automatizzare il trasferimento di una somma di denaro, una volta che uno specifico task sia stato eseguito. Nel caso il contratto necessiti di strumenti di valutazione non soddisfatti dal codice e dall’algoritmo, forniremo un ulteriore servizio di assistenza.
Questo approccio è rivoluzionario: chiunque sarà in grado di accedere alla potenza degli smart contract, utilizzando un marketplace dove esperti si prenderanno cura degli aspetti tecnici, delle clausole legali e delle variabili, mentre l’utente, grazie ad un percorso intuitivo e veloce, sarà in grado di attivare un nuovo smart contract. Tutto il processo della negoziazione e del pagamento del contratto sarà integrato nella piattaforma e basato sulla blockchain, creando rapporti p2p tra i business”.
Q: Come può Jur offrire giustizia in modo accessibile e facile per tutti?
A: “Grazie ad un numero di servizi legali presenti all’interno dell’ecosistema che saranno accessibili grazie al token JUR. Basandoci sul potere della community, del p2p e della decentralizzazione, saremo in grado di ridurre i costi. Avrete modo di scoprire tutto questo sulla Jur Beta Platform”.
Q: Puoi introdurre brevemente il prodotto principale di Jur e le sue caratteristiche principali?
A: “I prodotti principali di Jur sono Jur Editor, l’Open Layer, il Court Layer e il Community Layer. Per la IEO, lanceremo quello che in precedenza era il nostro MVP, ovvero la Jur Beta Platform, una combinazione dell’Editor e dell’Open Layer.
L’Editor fornisce la possibilità di creare contratti online in autonomia, alla stregua di quello che fa WordPress per un sito (anche se questa definizione non piacerà al nostro CTO!), facilitando quindi l’intero processo.
L’Open Layer è un sistema di risoluzione decentralizzata delle dispute: attraverso la comunità votante, chiunque può risolvere una disputa online in 72 ore. Ad oggi non esiste uno strumento simile che sia accessibile online con tale facilità.
Il voto sarà aperto a chiunque sia in possesso di almeno 1 token JUR, e sarà possibile guadagnare token per il proprio voto, nel caso si supporti la parte che risulta avere ragione.
La Jur Beta Platform garantirà l’accesso a questi due servizi dal giorno zero. Salendo di livello, troviamo il Court Layer, facilmente descrivibile come “la corte digitale del futuro”, e il Community Layer, una versione potenziata dell’Open Layer.
Inoltre costruiremo lo Jur Marketplace, dove sarà possibile selezionare template di contratti ad hoc per la propria attività. Il tutto spinto dalla visione di rendere la giustizia un asset “user-friendly”.
Q: Come sarà possibile utilizzare il token JUR?
A: “Il token JUR è utilizzato per qualsiasi interazione all’interno dell’ecosistema JUR: ogni attore paga e accetta pagamenti in JUR, e JUR è utilizzato in ogni risoluzione di disputa tramite staking per assicurare la qualità e l’incorruttibilità del giudizio.
Questo dal lato tecnico, ma ci sono molti modi in cui il token sarà utilizzato nell’ecosistema: nello Jur Editor per creare contratti, nella Jur Platform per depositare in garanzia un ammontare per garantire il valore di un contratto, nell’Open Layer per votare sulla disputa in corso, e così via.
L’utilizzo dettagliato del token sarà approfondito in una serie di articoli in uscita nei prossimi giorni.”
Che valore riflette il token JUR?
A: “JUR riflette il valore delle esigenze legali, degli smart contract e della giustizia nelle relazioni commerciali: è il token di utilizzo del nostro ecosistema.
Lo chiamiamo per questo il “token della giustizia”, e vogliamo che diventi la soluzione principale a tutte le esigenze legali”.
Q: Dal lato marketing e dello sviluppo del business, quale è la vostra strategia per l’adozione?
A: “Crediamo fortemente nella forza delle partnership commerciali e istituzionali e allo stesso tempo lavoriamo per svilupparci e crescere ogni giorno. Stiamo già ora lavorando con aziende di rilievo per integrare alcuni dei prodotti Jur.
La creazione di contratti e la risoluzione di dispute sono aspetti necessari nelle relazioni commerciali per gli esperti legali: per questo offriremo i nostri servizi al nostro network di avvocati e professionisti già dai prossimi mesi.
Oltre a questo, un ruolo importantissimo sarà giocato dalla community, il cuore pulsante dell’ecosistema Jur.
Q: Avete già in mente strategie per spingere l’adozione del vostro prodotto?
A: “Abbiamo una piattaforma pronta all’uso dal giorno zero. Riteniamo che l’idea dell’Open Layer sia onestamente molto attraente. Daremo ad ognuno la possibilità di gestire i propri contratti gratuitamente, e creeremo un meccanismo in cui i votanti possano guadagnare dal proprio stake di JUR.
Nel mentre, creiamo ed portiamo a compimento giustizia senza costi per tutti. Il nostro token non è solo utile, ma anche divertente. Moltissime categorie professionali potranno beneficiarne: freelancers, digital nomads, piccole o medie imprese. Non solo traders!”.
In più, oltre ai prodotti già elencati, Jur svilupperà una serie di soluzioni che costruiranno un intero ecosistema, e con esso crescerà la nostra influenza in un mercato che oggi è pieno di vuoti da colmare. Preparatevi a vedere molti altri prodotti sulla nostra piattaforma”.
Q: “Quale è il più grande ostacolo che Jur incontra oggi nel suo sviluppo?”
A: “Decisamente il sistema legale in cui ci muoviamo, costruito ormai centinaia di anni fa. Utilizziamo tecnologie avanzatissime per proporre nuovi comportamenti e mindset che non sono ancora adottati su scala mondiale. Dobbiamo educare le persone alla comprensione delle proprie esigenze.
Siamo convinti che il legal tech sarà una rivoluzione gigantesca, tanto quanto l’IOT, gli app store o altre tecnologie di massa. È solo una questione di tempo prima che le persone realizzino che è possibile far valere i propri diritti e poteri nella gestione dei rapporti commerciali.
Aggiungo che condividiamo con tutti gli altri progetti blockchain lo stesso challenge, ovvero quello della frizione dovuta all’utilizzo di un token invece di moneta FIAT. Crediamo che la fee delegation di VeChain e le stable coin renderanno questo percorso verso l’adozione molto più breve.
Un altro challenge è sicuramente la quantità di prodotti che sviluppiamo, i quali richiedono una massiccia dose di testing, definizione e miglioramento. Per questo utilizziamo la strategia lean, rilasciando i prodotti step by step e raccogliendo i feedback degli utenti man mano che sviluppiamo”.
Q: Quali sono i framework regolamentali nazionali e internazionali su cui si poggerà l’ecosistema?
A: “Jur non si appoggia su nessuna regolamentazione di riferimento, dato che tutte le transazioni e le attività avvengono all’interno della piattaforma. La Court Layer è costruita per essere legalmente vincolante in più di 150 paesi nel mondo, grazie alla convenzione di New York o, in alternativa, le giurisdizioni locali (come la EU) che permettono a organi di arbitraggio di essere legalmente vincolanti”.
Q: Potresti spiegare in termini semplici cosa si intende per “governance resistente alla corruzione” per ciò che concerne la Court Layer?
A: “Questo aspetto richiede un approfondimento ulteriore. Per prima cosa, una volta che il Court Layer è deciso all’interno dell’Hub, un arbitro specifico è selezionato randomicamente da una pool specifica.
Durante il processo online, l’arbitro risulta anonimo per le parti, così che non possa in nessun modo essere corrotto. Nel caso improbabile in cui sia l’arbitro stesso a tentare di corrompere le parti, sarà a disposizione un incentivo integrato nella piattaforma per le parti che segnalino il tentativo di corruzione.
Per ulteriori approfondimenti, rimando all’appendice tecnica del nostro WhitePaper che sarà rilasciata a breve”.
Q: Jur è nato per risolvere le dispute attraverso blockchain, ma questo garantisce davvero trasparenza e affidabilità? Come può JUR certificare la correttezza?
A: “Per prima cosa, definiamo il termine “correttezza” come il processo attraverso il quale il giudizio è eseguito in maniera performante e senza corruzione. Possiamo ottenere queste condizioni affidandoci ad una serie di misure tecniche garantite dalla blockchain. Oltre a questo, utilizziamo la selezione casuale degli arbitri, che a sua volta può essere verificata tramite blockchain. Ci sono tanti altri meccanismi simili che verranno approfonditi nell’appendice tecnica del whitepaper che sta per essere pubblicata”.
Q: Puo l’utilizzo del token essere adatto, ad esempio per strumenti di pagamento per lo shopping online, e quale differenza esiste tra JUR token e altri token?
A: “Il modello che abbiamo sviluppato assicura che non soltanto i business e-commerce possano essere interessati a Jur. Prendiamo AirBnB, per esempio, la quale potrebbe ridisegnare il proprio intero sistema di amministrazione legale sul concetto del Court Layer. Tutti i nostri layer saranno collegati ad altre piattaforme: Jur punta a diventare la “piattaforma legale terza” per gestire tutte le possibili dispute che sorgano nello spazio digitale, e non solo.
Per quanto riguarda l’utilizzo del token, in teoria sta alla community decidere come utilizzare il token JUR come strumento di pagamento, caratteristica per cui il token è qualificato secondo la legge Svizzera.
Il vero scopo del token è, ad ogni modo, garantire la fiducia nelle relazioni commerciali. La differenza con qualsiasi altro token è che il token JUR è l’unico che rappresenta contratti legali e risoluzione di dispute, dando accesso ad un ecosistema integrato e dedicato”.
Q: “Congratulazioni per la vostra IEO su OceanEx. Penso che la più grande difficoltà che incontrerete sarà guadagnare la fiducia nel vostro modello da parte di governi, giudici, avvocati. Quale è la vostra strategia per portarli a bordo?
A: “Spunto molto interessante. Sebbene Jur sia un progetto di natura disruptiva, siamo già ora molto allineati con le istituzioni. Questo perché i sistemi legali globali stanno già oggi tentando di ridurre il lavoro dei giudici pubblici.
La “politica della riduzione delle litigazioni” è in atto già da 20-30 anni. Siamo veramente sorpresi dal numero di professionisti già oggi pronto a sposare il nostro progetto, anche a livello istituzionale.
Questo non ha fatto altro che spingerci ulteriormente a portare avanti la nostra missione, dato che percepiamo ci sia davvero la possibilità di creare del cambiamento. A nostro supporto, abbiamo una commissione scientifica di altissimo livello che vi invito a scoprire sul nostro sito ufficiale”.
Q: Quali sono le milestone che intendete raggiungere entro la fine dell’anno o nel breve futuro e quali sono gli scenari per Jur nel 2020 e oltre?
A: “La nostra ‘ossessione’ è creare casi di usi reali, che rappresentino veri modelli di adozione. Abbiamo già ora molte notizie importanti da condividere con voi nelle prossime settimane.
A stretto giro, allargheremo ulteriormente il nostro team, per espandere e consolidare le sperimentazioni e lo sviluppo, anche a fianco delle università di Legge, e chiuderemo ulteriori accordi commerciali.
Colgo l’occasione per ringraziare la community di OceanEx e Vechain per il sostegno mostrato in questi mesi a Jur. Appuntamento a mercoledì 28 agosto con la IEO“.
Sito ufficiale: https://jur.io/
Whitepaper: http://bit.ly/jur-wp-v203
Canale ufficiale della Community: t.me/jurcommunity
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