L’ecosistema VeChain è poggiato sul modello economico a due token VET-VTHO. Lo scopo di questo modello è mantenere le fee della blockchain relativamente stabili, favorendo la scalabilità e l’adozione business.
Il mondo blockchain è infatti spesso contraddistinto da modelli di token unici incapaci di schermare la volatilità del mercato, che finisce per condizionare l’utilizzo della blockchain stessa. Basti pensare a quanto successo con le fee di Ethereum a cavallo del 2018, o quello che abbiamo visto –e vediamo ancora– su UniSwap.
Scopriamo insieme i due token di VeChain.
VET e VTHO, i token VeChain
VET è il token primario della blockchain VeChain. Il suo scopo è quello di sostenere il network, conservare e distribuire valore e produrre VTHO. Ogni VET genera VTHO ad un rate fisso di 0.000432 al giorno.
Non esiste un limite minimo per generare VTHO: anche un solo VET produce il token secondario. Incrementando la quantità di VET a disposizione, è possibile attivare meccanismi di incentivazione come il programma Masternode per aumentare la produzione di VTHO.
VTHO è il token secondario di VeChain. Può essere definito come il “gas” della blockchain. Ogni transazione richiederà l’utilizzo di una piccola quantità di VTHO: le aziende e gli sviluppatori che usano la blockchain useranno inoltre VTHO per caricare dati e creare smart contracts.
Per ogni transazione, il 70% di VTHO viene bruciato. il restante 30% verrà invece distribuito all’Authority Node che ha verificato la transazione.

L’obiettivo del modello a due token è chiaro: risolvere i problemi di scalabilità tipici delle blockchain, collegati alla volatilità del prezzo dei token. Se il modello a un token diventa infatti macchinoso e non economico da utilizzare nel caso di congestione nel network, il modello duale fornisce invece un ambiente business in cui le fluttuazioni del prezzo non influiranno in maniera drammatica sul costo di utilizzo del network.
VTHO: il modello di offerta e domanda
Come anticipato, ogni volta che una transazione sulla blockchain VeChain viene eseguita, l’operazione è accompagna da un costo di “gas”. Come possiamo quindi calcolare il costo di una singola transazione? In breve, possiamo dedurre il costo transazionale con una semplice formula:
Costo della transazione = Prezzo di VTHO x ammontare di VTHO necessario
Dato che ogni giorno vengono prodotti circa 35 Milioni di VTHO, è semplice comprendere il problema generato da un incremento sostanziale di utilizzo della blockchain nel tempo: un maggior consumo di VTHO porterà infatti ad un innalzamento del prezzo del token, e quindi del costo finale di transazione.
Per ristabilire l’equilibrio nella formula esistono quindi due strade principali:
A) Diminuire il quantitativo necessario di VTHO
B) Abbassare il prezzo di VTHO riportandolo a regimi soddisfacenti
A) Diminuzione del quantitativo di VTHO necessario
Diminuendo il quantitativo di VTHO necessario per effettuare una transazione, si andrà a bilanciare l’innalzamento del prezzo della stessa. Il costo transazionale tornerà immediatamente in equilibrio.
Questo decremento della domanda di VTHO risulterà probabilmente in un nuovo abbassamento del suo prezzo, spingendo così di nuovo la formula verso gli equilibri iniziali, fino al prossimo consistente rialzo di richiesta organica di VTHO da parte delle aziende.
B) Aumento dalla produzione di VTHO giornaliera
Aumentando la quantità di VTHO prodotti quotidianamente in maniera organica da chi possiede VET, si andrà inevitabilmente ad inflazionare il mercato di VTHO, generando un abbassamento di prezzo del singolo token.
Per i possessori di VTHO, poco cambia: invece di avere una quantità di VTHO ad un prezzo maggiore di mercato, avranno più VTHO a disposizione ad un prezzo minore.

Entrambi i cambiamenti all’algoritmo del modello di token devono essere concordati da tutti gli stake holders dell’ecosistema (aziende, dApp, possessori di VET, Authority Nodes) attraverso gli strumenti di voto decentralizzato. Una volta raggiunta una maggioranza, la Steering Committee della Foundation provvederà al cambiamento dei parametri.
Come ampiamente dimostrato, il sistema a due token fornisce ai partecipanti dell’ecosistema vari modi di pagare le transazioni:
- Se le aziende non intendono gestire crypto e desiderano acquistare direttamente VTHO, possono farlo direttamente dal mercato.
- In caso contrario, possono detenere VET, generando in autonomia il VTHO necessario a sostenere i processi operativi su blockchain.
- Gli utenti, a loro volta, possono acquistare VET e vendere il VTHO generato sul mercato.
Queste dinamiche di domanda e offerta creano quindi una correlazione diretta di utilità tra la blockchain e l’apprezzamento dei token dell’ecosistema: con il salire dell’utilizzo della blockchain, salirà anche il prezzo di VET.
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