L’utente che utilizza applicazioni decentralizzate su blockchain pubbliche (dApps) è tipicamente responsabile di due processi:

  1. La firma di transazioni utilizzando le proprie chiavi private per invocare funzioni di smart contract
  2. Il pagamento in crypto per far sì che le proprie transazioni siano eseguite nel ledger pubblico distribuito

La seconda di queste responsabilità richiede all’utente di essere in grado di acquisire e gestire criptovalute, sostenendo la volalità collegata al mercato crypto e la variabilità potenziale dei costi transazionali. Queste problematiche, per ovvi motivi, hanno reso complessa l’adozione di massa delle applicazioni decentralizzate, ostacolando pesantemente l’evoluzione dell’industria blockchain.

VeChain crede fortemente che, per garantire tale adozione, la blockchain debba essere utilizzata come layer infrastrutturale e non essere direttamente esposta all’utente dell’applicazione. Per fare un paragone, se agli utenti di Amazon venisse richiesto di pagare per le risorse computazionali ogni volta che un ordine viene piazzato, questo impatterebbe in maniera significativa l’usabilità della piattaforma, bloccando l’esperienza di acquisto.

Volgendo lo sguardo all’industria blockchain, l’interazione con le dApps blockchain-based (ad esempio la firma di una transazione) senza il possesso effettivo di cryptovalute sembra impossibile. E anche se alcune soluzioni venissero trovate (ad esempio Ethereum GSN), tenderanno ad essere costose e tecnicamente inefficienti.

Al contrario, la blockchain VeChainTor supporta funzioni native come il protocollo Fee Delegation, in particolare il protocollo VIP-191. In sostanza, VeChainThor permette ad un’altra entità di pagare le fee del gas della tua transazione a nostro nome, rimuovendo così gli ostacoli di adozione.

La fee delegation però non è abbastanza per trasformare VeChainThor in una potenza sul mercato delle dApp.
Per questo, viene oggi introdotto un nuovo modulo a livello infrastrutturale chiamato Fee-Delegation as a Service (DaaS).

  • DaaS permette ai progetti di nascondere interamente ai propri utenti le complessità del pagamento dei costi transazionali, migliorando sensibilmente la user experience e aumentando la possibilità di adozione di massa
  • DaaS permetterà di utilizzare qualsiasi token del VeChain Ecosystem come fee di gas transazionale su VeChainThor, incentivando una domanda genuina di token e aprendo le porte a servizi DeFi.

Come funziona

La figura sottostante illustra come VeChain sarà in grado di strutturare una dApp utilizzando DaaS su VeChainThor. Il riquadro tratteggiato indica i limiti della dApp, includendo sia le componenti on-chain che off-chain. Ogni volta che un utente vuole innescare una funzione di uno smart contract, la dApp richiederà la firma dell’utente. Allo stesso tempo, invierà gli stessi dati al provider del servizio DaaS per richiedere la sua firma e pagare le gas fee. Una volta che la dApp raccoglie entrambe le firme, assemblerà una transazione la invierà al network VeChainThor. Dopo che la transazione è stata processata, la funzione dello smart contract sarà eseguita e un certo ammontare di VTHO sarà dedotto dall’account del service provider.

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In questo setup, la comunicazione tra la dApp e il modulo DaaS è ora standardizzato dal nuovo modello VIP-201. Si tratta di un protocollo di comunicazione che permette a qualsiasi dApp e provider di servizio DaaS di lavorare insieme in maniera armonica, fintanto che entrambi aderiscono allo stesso protocollo. DaaS può essere fornito dallo stesso team che dirige la dApp, o da una terza parte dedicata.

Esempio

Immagina di avere un’applicazione di gaming blockchain che permette all’utente di spendere il token nativo del progetto acquistando armi e armature (sotto forma di NFT) per potenziare i personaggi del gioco. Gli utenti possono anche scambiare o vendere gli NFT in un marketplace dedicato all’interno del gioco.

Per permettere al gioco di essere adottato su larga scala, è necessario espandere la user base per raggiungere persone che non hanno molta confidenza con le crypto e la blockchain. Senza DaaS, l’utente dovrà imparare una lunga lista di rudimenti del mondo blockchain prima che possa anche solo iniziare a giocare.

Grazie a DaaS, il gioco avrà le sembianze di un qualunque gioco online, con punteggi in-game e un marketplace, uno scenario molto familiare per milioni di persone nel mondo. Gli utenti potranno acquisire i token nativi del progetto attraverso, ad esempio, card del gioco o airdrop nel momento in cui iniziano a giocare. In più, avranno la certezza di possedere i loro asset in-game (NFT) grazie all’immutabilità della blockchain VeChain.

Gli scenari futuri

Il modulo DaaS punta a migliorare significaticamente la user experience delle dApps, che si tratti di applicazioni gaming o enterprise. Anche un wallet digitale potrà ora beneficiare di questa novità, trasformandosi in un provider di servizi DaaS, permettendo agli utenti di caricare un account singolo e pagare le fee gas di tutte le loro transazioni.

In generale, ci attenndiamo che sempre più applicazioni sfrutteranno DaaS per facilitare l’espansione delle loro user base ben oltre il mondo crypto. Un risultato naturale dell’aumento della domanda di servizi DaaS sarà l’esistenza di service provider DaaS dedicati, come illustrato sotto. I service provider non solo offriranno varie opzioni (tokens, tariffe, etc.) per utilizzare i loro servizi, ma genereranno loro stessi una genuina domanda di servizi DeFi per acquisire VTHO e massimizzare i propri profitti.

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Sviluppo

Il team di sviluppo VeChain ha creato un prototipo di modulo DaaS, al netto di future release, proponendolo in modalità open-source. Il team di sviluppo ha anche costruito una nuova app faucet sulla testnet a scopi dimostrativi. Il nuovo faucet permette a chiunque di richiedere un ammontare fisso di VET e VTHO su testnet per invocare funzioni di smart-contract senza le gas fee associate, permettendo a chiunque di testare e sviluppare con prontezza le proprie applicazioni. Ulteriori dettagli sul faucet e su altri update tecnici saranno sviluppati nei prossimi articoli di Peter Zhou, Lead Scientist di VeChain.

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